Azienda

 Utensili professionali dal 1898
 
La missione di AEG POWERTOOLS è di sviluppare elettroutensili innovativi e dalle elevate prestazioni per i professionisti di oggi e di domani.
 
Fin da quando è stata fondata, AEG POWERTOOLS ha sempre guidato l’innovazione di prodotto nel settore degli elettroutensili. Con l’introduzione del primo trapano trasportabile nel 1898 si sono aperte le porte per la nascita dei moderni elettroutensili che conosciamo oggi. Già più di 100 anni fa AEG offriva prodotti innovativi e soluzioni uniche per il professionista … oggi raccoglie l’importante eredità della sua storia, per continuare con lo stesso impegno a fornire i migliori elettroutensili per il professionista … PASSATO ORGOGLIOSO … FUTURO BRILLANTE …
 
Una importante eredità
 
L’acquisizione da parte di TTI della linea di business elettroutensili e accessori di Atlas Copco nel 2005, ha portato con sé non uno, ma ben 2 marchi ai vertici mondiali nel settore degli elettroutensili professionali. Milwaukee a parte, AEG POWERTOOLS ha dato a TTI un riconoscimento globale stabile tra gli elettroutensili ad elevate prestazioni, particolarmente apprezzati dai professionisti. Attingendo dalla lunga storia di prodotti innovativi del brand tedesco, AEG ha contribuito a migliorare la presenza di TTI nel mondo, in particolare in Europa, dove gli investimenti e il riposizionamento del brand AEG tra i brand professionali di elettroutensili ha portato a una importante sinergia da cui partire per un futuro brillante.
 
L'industrializzazione

La storia di Allgemeine Elektricitäts-Gesellschaft (azienda della General Electric), meglio conosciuta in tutto il mondo con il brand AEG, inizia 120 anni fa e raggruppa non solo l’eredità di un patrimonio innovativo e di ingegnerizzazione negli elettroutensili, ma anche un ruolo stabile nel campo del design industriale, attraverso la sua collaborazione con il multi-talentuoso designer tedesco Peter Behrens. Inizialmente fondata nel 1883 come Deutsche Edison-Gesellschaft (DEG), l’azienda prende il nome di AEG nel 1887. Il fondatore dell’azienda Emil Rathenau (1838-1915) era un fermo sostenitore dell’efficienza industriale, e ne fece il suo principio guida nella linea di produzione in Germania. Rathenau guidò l’azienda attraverso l’evoluzione della tecnologia elettrica, innovando e razionalizzando i processi industriali. Mentre il primo prodotto che veniva lanciato sotto il brand AEG erano lampadine elettriche, l’azienda stava già esplorando il potenziale che poteva avere l’elettricità per altre applicazioni. Alla fine del 19esimo secolo, la Germania si stava industrializzando molto velocemente. La produzione di carbone, ferro e acciaio cominciò a equiparare quella dell’ Inghilterra, uno dei primi Paesi industrializzati. Le costruzioni navali prosperarono e l’eccelsa industria automobilistica (oggi ampiamente conosciuta) iniziò a prendere il via. Nel settore elettrico il Paese stava diventando un pioniere raffinato delle nuove tecnologie.
L’industrializzazione portò con sé il bisogno di utensili migliori che potessero aiutare la forza lavoro nella produzione di navi, automobili e altri macchinari per alimentare il boom industriale, creando nuove opportunità di mercato. Tutto questo, non solo aiutò AEG a crescere come potenza industriale dal campo dell’ingegneria e del trasporto elettrico agli elettrodomestici, ma aprì potenzialmente le porte alla fornitura di tali prodotti ad altre aziende. Nel 1898 AEG lanciò sul mercato il primo trapano elettrico portatile. Il suo peso era 7,5 kg e poteva fare fori fino a 6 mm nell’acciaio. Portando la mobilità nel mondo industriale si dimostrò che era il momento giusto per una innovazione dinamica. Con l’ inizio del nuovo secolo gli elettroutensili AEG avevano vendite globali e l’impegno dell’azienda divenne fornire elettroutensili di qualità superiore per l’uso professionale nelle costruzioni, nella lavorazione del legno e nell’utilizzo industriale.
 
L'identità di un'azienda pionieristica
 
AEG non era solo leader nella tipologia di prodotti che produceva, ma anche nel modo in cui li presentava al mercato. Nel 1907, l’azienda assunse Peter Behrens (1868-1940) come consulente artistico, dopo il successo della prima avventura vissuta insieme nella creazione di materiale pubblicitario. Behrens, una delle menti creative più influenti del tempo, era un innovatore nella pittura, nel design grafico e nell’architettura, le cui opere hanno continuato a risuonare fino ai giorni nostri. Tra i molti contemporanei che ha ispirato ci sono stati Walter Gropius, fondatore del Bauhaus, e il designer ed architetto svizzero Le Corbusier.
Nei suoi successivi 7 anni in AEG, Behrens godette di un ampio mandato, che lo portò dalla progettazione di prodotto alla realizzazione del materiale pubblicitario, fino ad arrivare a progettare innovativi fabbriche come la AEG Turbinenhalle a Berlino, fatta di acciaio a vista, di cemento e di una cortina di vetro. Il suo progetto di design degli apparecchi elettrici, impiegando componenti standard che potevano essere intercambiabili, aggiungeva valore alla razionalizzazione dei processi. Si occupò anche del design delle aree di vendita, così come di opuscoli e cataloghi. Tra i concetti rivoluzionari che introdusse Behrens negli anni in cui lavorò alla AEG, troviamo quello secondo cui la forma è tanto importante quanto la funzione per poter attrarre i clienti. Rompendo gli schemi rispetto alle convenzioni del tempo che vedevano solo le capacità tecniche dei prodotti, Behrens disse: “Il design non riguarda forme funzionali puramente decorative – Esso ha a che fare con la creazione di forme che siano in sintonia con il carattere dell’oggetto e che mostrino i vantaggi delle tecnologie.” Un elemento chiave fu’ il logo AEG, che attraversò differenti evoluzioni sotto la guida di Behrens.
I nuovi design del logo, incentrati sull’integrazione di arte ed industria, diventarono una combinazione di antico carattere, linee pulite e semplici, e una forma geometrica che ridusse le curve del precedente logo NouveauStyle, concentrandosi simbolicamente sulla forza, la potenza e l’efficienza di AEG, e dell’era industriale. Da questo concetto, e dal suo lavoro quotidiano in azienda, Behrens è stato in grado di sviluppare un approccio coerente che portò ad identificare AEG con lo stile dei suoi prodotti e dei materiali usati. La creazione di una tale unificata identità aziendale era senza pari a quell’epoca. Ma le capacità di un tale personaggio nell’accompagnare l’azienda al raggiungimento degli obiettivi e nello spingerla verso maggiore riconoscimento e fedeltà tra i propri clienti, furono velocemente riconosciute. Ciò portò allo sviluppo di brand nelle industrie di tutto il mondo, mentre Behrens divenne (ed è ancora oggi riconosciuto) il padre del design industriale e dell’identità aziendale.
 
Tecnologia innovativa
 
Non appena l’attenzione dell’azienda si rivolse maggiormente alla combinazione di tecnologia e design, nel settore degli elettroutensili si verificarono innovazioni di impatto duraturo. Nel 1908, AEG produce il primo trapano portatile con impugnatura a pistola, un design che diede all’utilizzatore una comodità d’uso maggiore, tanto che ancora oggi è rimasta la soluzione di design più diffusa per questo tipo di utensili. Ulteriori passi in avanti furono fatti con l’introduzione dei trapani con regolazione della velocità e successivamente con il primo elettroutensile con motore universale, che fece la sua comparsa negli anni ’20. Quest’ultimo, più leggero e compatibile con le diverse tipologie di corrente elettrica, contribuì ad estendere la reputazione di AEG come azienda produttrice di elettroutensili dalle prestazioni elevate, che incrementano le capacità dell’utilizzatore e di conseguenza la sua produttività.
 
Nei primi anni ’30, la capacità produttiva esistente stava diventando insufficiente alla AEG di Berlino, così si rese necessario dedicare una nuova fabbrica a Winnenden, vicino a Stoccarda, per fare in modo che continuasse l’espansione. In quel periodo, la zona intorno a Stoccarda era un polo tecnologico di assoluto livello, che comprendeva dalle industrie automobilistiche leader in Germania, come Daimler, Mercedes-Benz e Porsche, ai fabbricatori di telecamere e lenti Zeiss, fino ai produttori di elettroutensili Fein e Metabo.
 
Gli anni che seguirono questa espansione furono certamente tra i più creativi dell’azienda. Si produssero i primi trapani elettrici a doppio isolamento che proteggevano gli utilizzatori contro le scosse elettriche. In questi anni AEG lanciò il suo primo martello, il martello perforatore EH 200 da 5,5 kg; poi seguirono le smerigliatrici diritte e le lucidatrici. Il principio guida aziendale di AEG era chiaro: continuare a sviluppare tecnologie innovative per dare soluzioni intelligenti all’industria e ai professionisti del settore.
In seguito alla Seconda Guerra Mondiale, l’azienda perse la maggior parte dei suoi impianti di produzione situati nella parte orientale del Paese, ma la produzione riprese nuovamente nella Germania Ovest, tra cui Stoccarda. Insieme alla ripresa tedesca e al boom delle costruzioni degli anni ’60 e ’70, emerse la nuova innovazione dei trapani a percussione, con i quali gli elettroutensili AEG raggiunsero la posizione numero uno in questo segmento. A Winnenden venne aperto un nuovo impianto con una capacità di 20.000 pezzi prodotti al giorno, in modo da aumentare ulteriormente la capacità di produzione.
I martelli perforatori diventarono più leggeri e performanti, per soddisfare le esigenze di un’industria delle costruzioni che continuava a crescere, e quelli con controllo elettronico rappresentarono uno dei balzi tecnologici in avanti della AEG di quel periodo. L’azienda inoltre istituì un impianto ultra moderno nel Connecticut, negli Stati Uniti, per rifornire anche il mercato professionale oltreoceano. A partire dal 1980 AEG incominciò ad incorporare la tecnologia dei micro-chip sui suoi prodotti, ponendo le basi per il futuro sviluppo del mercato a batteria grazie al suo sistema Accu System 2000. Un risultato particolarmente eccezionale fu l’avvitatore a batteria fatto su misura per le missioni Space Shuttle della NASA. Tale avvitatore fu utilizzato dall’astronauta Bruce McCandless nel 1984 in una delle sue passeggiate nello spazio, a 350 km sopra la Terra.
Tuttavia, negli anni successivi l’azienda AEG si trovò in difficoltà economiche e concorrenziali, che portarono nel 1991 all’acquisizione da parte del gruppo Atlas Copco. Unendosi al leader globale svedese nella produzione di utensili professionali ed industriali, AEG Powertools continuò a produrre innovazioni di livello mondiale nel suo settore. La tecnologia FIXTEC AEG per i seghetti creò dal nulla il sistema di cambio rapido della lama, che rese estremamente facile agli utilizzatori sostituire gli accessori. Il martello pneumatico 3000 Super X2 mise l’azienda nella posizione di leader mondiale nel segmento dei martelli perforatori a 2 velocità, fornendo più coppia e maggiori velocità, e segnando l’introduzione degli ingranaggi planetari per i martelli. Nel 1998 per commemorare i 100 anni degli elettroutensili AEG fu realizzata una serie “gold” di elettroutensili. Nel 2003 AEG arrivò ad essere in grado di offrire più di 100 elettroutensili ad alte prestazioni e una gamma di accessori con più di 2.500 articoli.
 
Nuovo focus sotto la guida di TTI
 
Tale eredità dinamica, unita alla costante dedizione per la qualità e le alte prestazioni, rese AEG estremamente interessante per TTI, che l’ acquisì dalla divisione degli elettroutensili di Atlas Copco nel 2005. AEG permise inoltre a TTI di rafforzare la sua distribuzione e forza marketing in tutta Europa.
 
Entrando a far parte di TTI AEG POWERTOOLS fu riposizionata correttamente nel mercato professionale. L’eccezionale impatto delle capacità TTI nell’integrazione di sviluppo prodotto ed operazioni di espansione si ebbe fin da subito, non appena AEG diventò parte di TTI.
 
Nel 2006 ulteriori prodotti furono lanciati sul mercato, anche attraverso la nuova distribuzione nei mercati esistenti e l’espansione in nuove aree geografiche, compresa l’Est Europa, il Medio Oriente e il Sud Africa.
Un fondamentale fattore di sviluppo fu’ la rivitalizzazione del brand nel 2009 che mostrò al mercato un nuovo colore arancione del brand e dei suoi prodotti, il colore che meglio sintetizza la dinamicità dell’azienda TTI. Seguendo le linee guida sull’identità dell’azienda, impostate da Behrens circa 1 secolo prima, il nuovo brand arancione prese forma attraverso l’intera organizzazione: dal suo design allo sviluppo del prodotto, dal materiale di comunicazione e cataloghi fino al merchandising.
 
Potenza e personalità del brand AEG furono sviluppati con particolare attenzione alla qualità e agli utensili, cercando di offrire sempre le migliori prestazioni, senza rinunciare alla semplicità d’uso. I prodotti introdotti in questo processo di re-branding passano dalla gamma Compact Power 12V (ergonomicamente avanzati e basati sulla piattaforma agli ioni di Litio) alla potente gamma 18V Power&Performance, dalla lavorazione professionale del legno ai nuovi martelli SDS-Plus da 2kg. Attraverso la sua speciale combinazione storica di leadership nel design e competenza tecnologia, sia nella forma sia nella funzionalità, AEG POWERTOOLS ha stabilito una presenza autorevole nel mercato ed una reputazione di innovazione e di alte prestazioni emersa dai diversi test a cui sono stati sottoposti i suoi elettroutensili.
 
Come ha mostrato il re-branding di AEG, sotto la leadership di successo di TTI, oggi il marchio è fortemente rivolto al futuro, proiettato verso ulteriori innovazioni pioneristiche. In questo modo AEG POWERTOOLS continuerà ad avere sempre il suo ruolo essenziale, ovvero quello di produttore di “Utensili professionali dal 1898”.